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Alice: "Volevo solo chiederle che strada devo prendere"

Stregatto: "Tutto dipende da dove vuoi andare"

Alice: "Veramente importa poco"

Stregatto: "Allora importa poco che strada prendi" 

                                                           (Lewis Carroll)

Nella mia esperienza è capitato che mi venisse chiesto di spiegare la differenza fra psicologo, psicoterapeuta, psichiatra. In effetti, tante figure professionali che si occupano tutte di "psiche" possono creare confusione su "chi fa che cosa". Quando nasce il bisogno di aiuto è però importante sapere a chi richiederlo e comprendere chi meglio può rispondere alle proprie necessità.

Cercherò, quindi, di spiegare brevemente le principali differenze fra queste figure professionali e di rispondere anche ad altre domande frequenti.

 

Psicologo

Lo psicologo ha una laurea quinquennale in Psicologia ed è iscritto all'Ordine degli Psicologi della regione di appartenenza. 

E' un esperto degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di consulenza, sostegno e terapia in ambito psicologico. Interviene dove c'è un disagio ma non una patologia conclamata.

Può inoltre lavorare, oltre che in ambito clinico, anche in altri settori quali: la comunità, la ricerca, l'insegnamento, la prevenzione, la formazione, la selezione del personale, ecc.

Non può svolgere attività psicoterapeutica, né somministrare farmaci.


Psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta è un laureato in Medicina o Psicologia con una specializzazione quadriennale in psicoterapia che permette l'iscrizione all'albo degli psicoterapeuti. Gli indirizzi di specializzazione sono vari, ad esempio: terapia sistemico-relazionale e familiare, eco-biopsicologia, terapia cognitivo-comportamentale, psicoanalisi, terapia della Gestalt, ecc.

Lo psicologo-psicoterapeuta, oltre alle mansioni tipiche dello psicologo, può svolgere psicoterapia ovvero può intervenire su disturbi psicopatologici di varia gravità.

Solo il medico psicoterapeuta può somministrare farmaci.

Psichiatra

Lo psichiatra è laureato in Medicina con una specializzazione in psichiatria. Interviene prevalentemente su situazioni limite dove il disturbo mentale è associato ad una disfunzione neurologica.

Lo psichiatra può somministrare farmaci ed è esperto in psicofarmacologia.

Quanto dura una psicoterapia?

La durata di una psicoterapia varia non solo in base alla gravità del disagio sofferto, ma anche dagli obiettivi che ci si pone. La psicoterapia è un percorso che stimola e favorisce un cambiamento verso il benessere, pertanto durante il suo percorso gli obiettivi possono cambiare, aumentare e ridursi. 

Dopo la fase iniziale di conoscenza di 2-3 colloqui, generalmente si concordano insieme gli obiettivi e si stabilisce il tempo "minimo" necessario per il loro raggiungimento. 

La terapia si ritiene conclusa quando sono stati acquisiti gli strumenti per gestire in modo efficace ed autonomo i disagi in modo da migliorare la qualità della vita.

Qual è la frequenza dei colloqui?

I colloqui durano circa un'ora e la loro frequenza viene concordata insieme. Solitamente per interventi di sostegno gli incontri sono quindicinali, mentre per disturbi come attacchi di panico, depressione, ansia generalizzata, disturbi del comportamento alimentare, è preferibile una frequenza settimanale. 

La maggior frequenza garantisce un intervento più intenso ed efficace ed è quindi preferibile. Ma dopo i primi cambiamenti si possono concordare tempi più dilazionati.

In ogni caso, generalmente, si tiene conto delle esigenze e delle richieste delle singole persone.


 

BERNASCONI DOTT.SSA FEDERICA

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